Frank Ocean si mette in proprio con un omaggio alla grande Olanda di Cruyff: un disco in tinta unita, senza l'ombra di una sfumatura e ricco di vitamina C.
15 Settembre 2012
Prima o poi doveva succedere: Frank Ocean esce da dietro le quinte e dopo qualche collaborazione azzeccata (Jay Z, Kanye West) e qualcun'altra molto meno (Justin Bibier) decide di mettersi in proprio dando alla luce la sua prima fatica, che a conti fatti coglie nel segno.
Figlio della cocente delusione patita dall'autore (che ha fatto outing giusto pochi giorni fa in un'intervista al Guardian: «Tifo Olanda da quando son piccolo») dopo i recenti Campionati Europei di calcio, Channel Orange è un disco in tinta unita, senza l'ombra di una sfumatura, ma che, nonostante questo, si presenta come un lavoro dalle mille sfaccettature ben definite.
A un primo ascolto infatti lascia subito un retrogusto dolce amaro eppure inconfondibilmente vivace come un bicchiere di Aperol con due cubetti di ghiaccio prima di cena. Diciassette tracce e quasi un'ora di neo R&B per un album che pare un po' come la Fanta che, si sa, non è buona ma è tanta. A un'analisi più approfondita però vengono ben presto a galla i suoi beat lenti e dilatati, che si assestano, come lunghezza d'onda, tra i 585 e i 620 nanometri e rivelano una produzione curata e sana, prevalentemente a base di vitamina C, che allo stesso tempo non disdegna passaggi meditativi di scuola Hare Krishna, espressi a livello sonoro tramite codici di non facile interpretazione — RGB: 255, 128, 0 / CMYK: 0, 50, 100, 0.
Forse proprio grazie a queste peculiarità, Channel Orange riesce a ritagliarsi un proprio e ben preciso spazio nello spettro del visibile, andando a occupare un anfratto lasciato libero dai tentativi di qualche illustre predecessore. Sì, perché Channel Orange altro non è che il disco che gli Weezer non son stati mai capaci di fare a causa di una carenza di colori primari nella tavolozza della loro discogragia: da anni ormai hanno pronto il Red Album ma ancora non saputo preparare un ipotetico Yellow Album da mescolarci insieme.