Una storia d'amore campionata col senno di poi, tramite la lista di quel che rimane. L'amarezza di quando arriva il momento di tirare le somme e sai già che il risultato non è quello che avresti voluto.
24 Febbraio 2009
Diciotto metri senza uno strappo. Senza un solo strappo. Non si capisce se perché è riuscito a reggere gli urti della vita, o se perché l'ha lasciata tutta la vita in un cassetto.
La capocchia è a forma di stella. Comoda scatola da trecento pezzi, a forma di stella anche lei. Pezzi rimasti: duecentononvantanove. Utili per decorare bacheche, torturare promemoria, evidenziare comunicazioni urgenti, giustificare repentini cambiamenti (d'umore, d'idea o di partner non fa differenza). Se siete tenaci si appicciano anche sul muro, ma in quel caso lasciano il segno: sconsigliato.
La boccetta è di elementare utilizzo, eppure inevitabilmente dotata di foglietto per le istruzioni. C'è scritto: «Mistura chimica potente: non ingerire.» — «Come l'amore» devo avercelo aggiunto io a penna, credo.
Completa di doppio ricambio automatico. Per almeno un mese nulla potrà sfuggirvi.
Di ferro. Si aprono e non si piegano.
Da 0.5, da 3, da 6 e da 120. Comprese nell'offerta tenaglie e Svitol. Per stringere forte, quando ce n'è bisogno, e allentare piano, quando se ne farebbe sinceramente a meno.
Alto un metro e con diametro di quaranta centimetri: un po' pericoloso per i bambini, ma — volendo — potete sigillare il tappo e utilizzarlo come totem. In mezzo al giardino, a perenne memoria di ciò che attacca ma non difende.
Di ferro arroventato. Si aprono e rimangono piegate.
Con timer e filo trasparente. Fa sempre comodo.
Lievemente polverizzati. Corredati di elastici di seta rossa che, a bottiglia finita o a lettera archiviata, è possibile sfilare e riutilizzare per nuove occasioni. Non si butta via nulla.
Che la frutta fa bene: addolcisce ogni calvario, togliendo il medico, almeno lui, di torno.
Di ferro fuso. Non è che si aprono, più corretto dire che si sciolgono.
Lievemente arricciati: per pacchi dono dell'ultima ora, non solo natalizi.
Con fodera di vitello. L'impugnatura è tutta un intarsio. Da tenere su scrivanie di una certa eleganza. Da infilare in cuori di una certa portata.
Molto indie, troppo emo. Mai usate, che le passioni si portan dentro, mica fuori.
Di ferro freddo. Si aprono male, si piegano peggio.
Quello per scatole di cartone. Pistola spara-nastro non compresa: troppo pericolosa.
Col sorriso più smagliante che potete.
Che a volte vincere non basta.
Di ferro arrugginito. Si piegano, infettano, ma non si rompono.
Se non scaccia i fantasmi, almeno schiacciatelo: vi impedirà di bruciare il soffritto.
Particolarmente adatta per Toscanelli e Toscani, funziona male con gli Avana. Assolutamente inutile per tagliare i ponti con il passato.
Dentro, come segnalibro, un quadrifoglio amputato.
Sembra ci abbia ballato sopra un gatto dopo aver inzuppato i polpastrelli nell'arcobaleno: innocue, direste. In realtà son così resistenti che vi ci potete anche impiccare.
Di ferro rotto. Non si piegano più. Non si aprivano già da un po'.