Ormai dovreste averlo capito, chi governa il mondo. In caso contrario ecco che ricompare, come dal nulla, Jarvis Cocker a spiegarvelo. Con parole, diciamo, colorite.
23 Ottobre 2006
Torna a farsi vivo (e raccogliamo per l'occasione un po' di sospiri di sollievo sparsi per la stanza, visto che la mancanza si sentiva) Jarvis Cocker, l'ex leader dei Pulp.
Come prevedibile, ci sarà da ridere: il Nostro infatti ci mette davanti agli occhi un perfetto ossimoro tra melodia e testo. L'atteggiamento ricorda molto quello di Adam Green: musichette da quattro soldi per canzoncine mini-pop apparentemente senza mezza pretesa, a tentare di nascondere i testi di una cattiveria impressionante. Una su tutte: (Cunts Are Still) Running the World, dove "cunts" non è necessariamente inteso come pensate voi dopo quattro ore a cercare contenuti su siti che vostra madre poi vi caverebbe gli occhi (giusto per confermare il famoso detto secondo cui "poi si diventa ciechi"), ma con il significato più esteso e inclusivo di "teste di cazzo".
In ogni caso, il fraintendimento è sempre dietro l'angolo, quindi non fatela ascoltare (ma soprattutto leggere) a Simone de Beauvoir, che poi si monta la testa più del dovuto.
Men che meno fate vedere il video (nella cui intro Jarvis esce da una casetta nel bosco che pare quella di Unabomber, dice due parole sul pezzo e conclude con il pugnetto alzato: «Smash the system!) al cardinal Ruini, che poi mi muore di infarto per lo sdegno e ci tocca pure farlo santo.