Chiromanzia

Chiromanzia

Il nuovo disco di Mike Shiftlet guarda al futuro con inaspettato coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza la minima paura di scoprire in anticipo il proprio destino o anche solo quello a cui andrà incontro.

3 Luglio 2012

Nonostante il cognome che assomiglia più a una scorciatoia da tastiera, Mike Shiftlet è uno che le cose le fa ancora artigianalmente, col sudore delle mani.

Dopo il debutto autoprodotto, Llanos, e il primo album per l'etichetta statunitense Type, Sufferers, eccolo di nuovo in pista con l'ultimo Merciless, un disco che guarda al futuro: nel senso che non ha paura di conoscerlo, nonostante il rischio di passar per un lavoro superstizioso.

Possiamo quindi affermare con relativa sicurezza che Merciless promette bene: come si può vedere dalla linea della vita continua e lunga gli si prospetta un'esistenza senza malattie compromettenti gravemente la salute (che possiamo intendere, con nemmeno troppa fantasia, come una presenza in classifica costante nel tempo), anche se l'impegno profuso nei prossimi tour dovrà essere notevole (come è noto le piccole linee in forma di archi che partono dalla radice del braccio verso la mano preannunciano molti viaggi o spostamenti).

Insomma, il successo per Merciless è assicurato: dopotutto la stella ben marcata alla sommità della rasetta è indice di vecchiaia molto ricca. Per il resto, noi — ammettendo la nostra ulteriore ignoranza in materia — ci fermiamo qui. Se volete saperne di più, chiamate una chiromante.

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