L'ospite è sacro

L'ospite è sacro

I gruppi di apertura, gli opening act ai concerti. A volte piacevoli scoperte, a volta tappabuchi di un'attesa impaziente, a volte semplici ospiti indesiderati.

17 Settembre 2006

Tutto realmente accaduto, in un qualunque negozio di dischi di provincia: forse proprio quello sotto casa vostra. Lei ha la maglietta di Ligabue, a tema coltelli, lambrusco, rose e popcorn. Mastica lo stesso chewingum dalla settimana scorsa. Capelli mezzi neri e mezzi viola, taglio strano, intrigante. Piercing al naso, occhi neri. Carina, molto.

Io entro con il solito fare circospetto e la solita, pochissima, voglia di farmi notare:

  • Salve, vorrei due biglietti per il concerto degli International Noise Conspiracy, la settimana prossima.

Lei litiga cinque minuti buoni con la tastiera del computer, poi alza lo sguardo, sorridente:

  • Internat... eccoli! Due hai detto?

Io ricambio il sorriso:

  • Sì, due.

Lei mi guarda negli, occhi, molto sorridente:

  • Sono 26.60 euro.

Io le porgo i soldi, meno sorridente:

  • Scusa, un'informazione: chi c'è in apertura?

Lei guarda in controluce il biglietto cercando una risposta nella filigrana. Poi lascia andare la bomba così, con l'innocenza di una bionda in minigonna che bussa al camerino dei Poison:

  • Mah, non so: certi Guest...?

Io me ne vado, incredulo. Accarezzo i biglietti con la mano e penso che in effetti, alla fine, sarebbe il nome perfetto per un gruppo emergente. Incredibile che nessuno ci abbia mai pensato prima.

E infatti.

La revancha del tango
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