Gli emiliani Portfolio esordiscono sulla lunga distanza con un album fuori dal tempo: un misto di vintage, tenerezza e sfruttamento minorile domestico.
10 Luglio 2012
Dopo un EP veramente promettente, finalmente gli emiliani Portfolio (nome non proprio azzeccato, soprattutto quando devono cercarti su Google, ammettiamolo) esordiscono sulla lunga distanza e si confermano con questo splendido The Standing Babas.
Mai banale nelle sue scelte sonore, tra tracce cantate e pezzi strumentali, tra dolci vocalizzi, trombe e glockenspiel che danno al disco il particolare sound tra il jazz, l'ambient e lo shooegaze, The Standing Babas diventa un album fuori dal tempo: ben ancorato in un presente che non rinnega i ricordi delle piccole cose.
Come quando eri bambino e tuo padre, dall'alto del divano in pelle e della sua pigrizia (e solo perché non era stato capace di insegnarlo al cane), ti chiedeva «Su, da bravo, porta le scarpe a papà».
Senza però specificare quali.