Ammissione di incompletezza

Ammissione di incompletezza

Hai presente quando non ce la fai? Cioè, quando non sai se ce la puoi fare o no, se ce la vuoi fare o no. Cosa è meglio fare e cosa no. Hai presente un concerto dei Radiohead? Ecco, ci siam capiti allora.

23 Giugno 2008

Muto, con gli occhi colmi e tutti i pensieri incarcerati dentro. Pensavo. No, veramente non. Non mi va. C'ho anche un mezzo appuntamento al bar con Bischeri, lui che ascolta solo Guccini, figurarsi. No veramente non, pensavo. Non ne son capace. C'è mica da vergognarsi, dico, ci mancherebbe.

Che poi senti, ma che cosa dovrei fare? Non è che finisce che state tutti a leggere e io sto buttato in un angolo ad ascoltare la musica con le cuffie? No. Ah, no: se c'è da scrivere non lo faccio. Che dici, lo faccio? Mi si nota di più se lo faccio o se non lo faccio? Se lo faccio ma ne parlo come se fosse un giorno come tutti gli altri, di ordinaria amministrazione, di quelli in cui fai cose vedi gente, nulla di più, o se non ne parlo per niente e parlo, che ne so, di Umbria Jazz?

Lo faccio. Lo faccio e ci metto dentro un po' di quella poesia di basso profilo, di quella poesia da quattro soldi, poche parole in controluce comprate al mercatino dell'usato, che fan sempre la loro porca figura. Poi così voi mi dite:

  • Su, raccontaci qualcosa, non ci tenere sulle spine!

E io:

  • Andate, andate: vi racconto dopo, forse.

Ok, lo faccio. Deciso.

No

Il post sul concerto dei Radiohead, dico.

No. Non mi riesce. Non lo faccio.

Controtempo
In religioso silenzio