Turnover

Turnover

Un mistero apparentemente irrisolto, degno di Chi l'ha visto?, svelato con la nonchalance di un giocatore di poker consumato durante un concerto in un locale indie di Milano.

6 Aprile 2009

Ora, col senno di poi, non che la cosa suoni alla fine così del tutto fuori luogo. Che uno pensa: eravamo al concerto di Paolo Benvegnù, ci può anche stare. Ma anche no. Comunque. Lei dice a lei:

  • Ma la cantante degli Scisma che fine ha fatto?

Lei è lei, lei è un'altra. Lei (l'altra) fa la faccia di quella che non sa di cosa stiamo parlando. Lei allora (lei) dice:

  • Lui lo sa di sicuro.

Lui sarei io, visto che mi guarda, mi indica e se potesse mi disegnerebbe anche un alone rosa fosforescente attorno.

Lui (che sarei io, se non si fosse capito) non ne ha la più pallida idea, di che fine abbia fatto la cantante degli Scisma, ma ne vien fuori con la brillantezza di un giocatore di poker consumato (il giocatore di poker, dico, che il poker consumato è un'altra cosa: è uno sport dove si inizia con un mazzo di carte e non si smette finché quelle non son così sgualcite che non si legge più nulla — c'è gente che ha iniziato nel primo dopoguerra e ancora sta giocando, a poker consumato, ma questa è un'altra storia, che ora non c'entra niente che qui si parlava di cantanti, concerti e giocatori consumati che poi sarebbe un modo di dire, insomma) e l'espressione di quello che sta per dirti un segreto:

Avrà preso il posto di Giusy Ferreri all'Esselunga di Corbetta.

Lei mi guarda rapita, con gli occhi avidi di una lettrice di Novella 2000 incrociata con una spettatrice de La vita in diretta:

  • Davvero? Non lo sapevo!

Io ringrazio Dio, che l'ha fatta troppo poco intelligente.

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