L'arte del collage messa in musica: mash-up, taglia e cuci, copia e incolla. Greg Gillis ci serve la prima opera originale fatta interamente di roba rubata ad altri.
12 Settembre 2006
Nella vita non si può mai dire, ma non credo che i Nirvana avessero mai pensato di poter avere qualcosa a che fare con le Destiny's Child, eppure. Così come credo che i Prodigy non abbiano mai pensato (se non in termini vietati ai minori) di avere rapporti artistici con Britney Spears, eppure. E figuriamoci se Whitney Houston sa chi sono i Kraftwerk, eppure.
Eppure c'è gente che prende, taglia, incolla, sovrappone, remixa, frulla e centrifuga senza ritegno uscendosene con improbabili accostamenti privi del se pur minimo timore reverenziale. Piccoli bastardi che negli anni sono sempre più cresciuti e così è finita che i Soulwax hanno fatto più soldi come 2 many DJ's, ovvero con le loro performace di mash-up (le sessioni di As Heard On Radio Soulwax) che con i loro album canonici, oppure che un folle come un certo Osymyso abbia tirato fuori dal cilindro l'opera bastarda per eccellenza, mettendosi a mixare tutti gli incipit delle 101 canzoni più famose della storia del pop (se qualcuno ha una mezz'oretta libera può leggersi tutta la lista dei brani).
Per chi è rimasto un po' indietro la notizia è che tutto ciò si chiama bastard-pop (un nome, un programma). Chi invece è andato un po' avanti converrà con me che la palma del più bastardo va — in questo momento storico — a Greg Gillis che, sotto lo pseudonimo (così bastardo che di primo acchito farebbe pensare a una pop-band di sole donne) di Girl Talk, se ne è uscito con Night Ripper:
164 pop culturally relevant samples forced into a perfect 45-minute party mix.
Che — tradotto — significa che siamo arrivati alla frutta, visto che abbiamo sottomano qualcosa come la prima vera e propria opera originale fatta interamente di materiale non originale.
Il problema è che è un qualcosa che rasenta veramente la perfezione e non puoi smettere di ascoltarlo.