Quei favolosi anni Sessanta

Quei favolosi anni Sessanta

Un complotto mai svelato, organizzato da quelli giù a Roma, che ci han portato via dieci anni da sotto il culo. Altro che dolce vita, boom economico, Vespa 50 Special e Mike Bongiorno!

9 Settembre 2009

E allora continuiamo a star qui a parlare dei favolosi anni Sessanta, dice il nonno di Baldazzi. Continuiamo a prenderci per il culo e a dar ai bambini informazioni sbagliate e notizie approssimative e racconti di fantasia falsi e tendenziosi. Continuiamo, dice sarcasticamente il nonno di Baldazzi che quando ci mette sa esser veramente sarcastico sul serio, la quintessenza del sarcasmo sa essere il nonno di Baldazzi quando ci si mette su con quella smorfia sul sorriso sdentanto che proprio una smorfietta di sarcasmo allo stato puro pare, saran quelle gengive in libertà, che ne so io.

Tutte fregnacce

Insomma il nonno di Baldazzi dice che i favolosi anni Sessanta — quelli del boom economico, della Vespa e della Cinquecento, dell'Italia che cresce e della dolce vita — non eran mica mai esistiti. Dal '59 si era passati direttamente al '70, dice il nonno di Baldazzi con dovizia di particolari. Anche le date precise ti dice, il nonno di Baldazzi: dal 30 dicembre del'59 subito al primo gennaio del '70 dice il nonno di Baldazzi. Che il 31 dicembre del '59 era un lunedì e il lunedì lo sanno anche gli scemi che è un giorno che meglio perderlo che trovarlo e allora l'avevan tolto di mezzo, visto che c'erano, quelli giù a Roma. Che era l'unica decisione giusta che avevan preso in sessant'anni di Repubblica, anzi cinquanta, dice il nonno di Baldazzi, quelli giù a Roma.

Che lui c'era a quei tempi, dice, e degli anni Sessanta nemmeno l'ombra, direttamente dalla seconda guerra mondiale agli anni di piombo, dice il nonno di Baldazzi.

E se provi a contraddirlo, a dirgli di no, a fargli veder le foto della famiglia Agnelli vestita alla marinara, di Mike Bongiorno e di Mastroianni, se gli dici che son cose provate, che ci sono i documentari i film i giornali, lui allora si mette a sbraitare e batte il bastone contro il vetrata della sala ricreativa della pensione Mariuccia di Campiglia Marittima. Tira giù un po' di santi dal Paradiso in ordine rigorosamente sparso per non far favoritismi, il nonno di Baldazzi, e giura che son tutte fregnacce, tutti falsi storici, tutti fotomontaggi come gli alieni che fanno i disegni da mentecatti nei campi del Nuovo Messico e i trombettisti jazz che piantan le bandiere americane sulla Luna.

Un coglione

Te lo immagini un trombettista bravo come quel negro lì che perde tempo ad andar sulla Luna? Ma non scherziamo, dice il nonno di Baldazzi. Favolosi una sega, dice. Nessuna traccia dei favolosi anni Sessanta. Mai esistiti. Son solo una balla inventata da un certo Ezio di Orvieto. Un coglione, dice il nonno di Baldazzi.

Ezio era un tipo con la Lancia Fulvia Spider che nel '63 ci era scappata insieme la Rina.

La Rina era la nonna di Baldazzi.

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