Un concerto che inizia la sera della fine del mondo e finisce sette anni dopo. Una traversata, cadenzata sul ritmo di un disco troppo presto dimenticato. Un'amicizia sospesa, tra i suoi trucchi e i suoi rituali. Un remix fatto con i ricordi, i ricordi di uno che non sa smettere.
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La canzone più strana del disco più strano dei Radiohead. Il grande fraintendimento che, da più di vent'anni, avvolge Treefingers, svelato.
Dark, la famosissima serie tedesca che nessun c'ha capito un cazzo, appare meno complessa se spiegata attraverso i più noti luoghi comuni sui crucchi.
Il nuovo film di Jim Jarmusch è come una poesia sul nulla, ma così tanto nulla, un nulla così grosso, pesante, pervasivo, invadente: un nulla così presente che sembra quasi pieno di poesia.
La gente, non c'è verso di fargli capire le proprietà terapeutiche della malinconia. Che è convinta che la musica serva per tirarsi su e addirittura per ballare, la gente. Io non mi capacito proprio.
Il perfetto spot anti-crisi. Un ben preciso progetto imprenditoriale che rivela l'unico modo per creare posti di lavoro: cosa aspetti? Diventa anche tu prete part-time!
Una recensione da poltrona della parrucchiera su quel film di Steven Shainberg che dovrebbe essere un ritratto immaginario di Diane Arbus e invece si perde in una intricatissima foresta di pelo.
5 dischi usciti nel 2016 che ci cantano dentro in italiano. Perché va bene non discriminare, ma si sa: le parole sono importanti, e capire fischi per fiaschi è un attimo.
Soap&Skin torna con un album che non lascia spazio a trucchi di make-up e ti si presenta alla porta di prima mattina proprio così: al naturale, acqua e sapone.
Album d'esordio per il duo canadese Trust: un'inspiegabile avversione per le vocali e per il gusto nelle scelte di make-up.
Il nono disco dei Coral è un bubbone masticato da un'estetica retrofuturista e risputato da un giapponese sotto acidi dentro un videogame bubblegum-pop. Poi c'è quella cosa del leone, anche.
Frank Ocean si mette in proprio con un omaggio alla grande Olanda di Cruyff: un disco in tinta unita, senza l'ombra di una sfumatura e ricco di vitamina C.
Malcom Middleton si libera finalmente del fantasma di Aidan Moffat e degli Arab Strap dando vita a Human Don't Be Angry, il suo progetto più giocoso, nostalgico e spensierato.
Music discovery. Contro le playlist automatizzate e il logorio degli algoritmi moderni.
Pillole musicali del giorno prima, di quello attuale, del giorno dopo. Senza prescrizione.