Il partigiano reazionario che è in Spineless vive costantemente all’ombra di una maschera da finto giovane iperconnesso e sempre sul pezzo. Salutariamente però esce allo scoperto su hvsr.net per contribuire alla lotta senza quartiere (e senza speranza) contro le playlist automatizzate e gli algoritmi che al giorno d’oggi vorrebbero dirci quali sono i nostri gusti.
La storia di Kid A, ovvero il resoconto di un esperimento fallito, almeno nelle intenzioni. Anzi, no. O comunque, per fortuna.
La storia di Windowlicker e del suo video, ovvero le ragioni del perché vent'anni fa, dovunque ti girassi incontravi il brutto muso di Aphex Twin. Citofonoare a Chris Cunningham per ulteriori chiarimenti.
Ian Brown senza gli Stone Roses, quel diavolo d'un Caso, i redivivi American Football, i Manchester Orchestra e l'Avversario: cinque pezzi buoni per ripigliarsi dopo le feste.
I Chemical Brothers, gli Ismael, Cesare Malfatti dei La Crus, Elena Tonra dei Daughter e Thomas Bangalter dei Daft Punk in solitaria: cinque pezzi buoni per aspettar le feste.
Più che un semplice gran bel disco, Good Morning Spider di Sparklehorse è stato qualcosa di più: un primo (e inutile) tentativo di rimettersi in piedi.
Kurt Vile, gli Esterina, i Desire, Giorgio Canali e i Giardini di Mirò: cinque pezzi buoni per vivere tutti (in)felici e contenti dopo la festa dei morti travestiti male.
Riccardo Sinigallia, gli Any Other, gli HEALTH con Soccer Mommy, Tess Parks con Anton Newcombe e pure Ron Gallo: cinque pezzi buoni per ripartire dopo l'estate.
Bonnie Prince Billy, Jeanne Added, Amnesia Scanner, Get Well Soon, Phantastic Ferniture: cinque pezzi buoni per rassegnarsi a stare in casa quando tutti sono in ferie.
Low, Spiritualized, Idles, Parquet Courts e HMLTD: cinque pezzi buoni per mettersela via e godersi comunque i mondiali di calcio anche senza l'Italia.
Chromatics, Young Fathers, Fuck, Rival Consoles e Peace: cinque pezzi buoni per affrontare le prime botte di caldo senza cali di pressione o panico da allerta meteo.
Eels, Soulwax, Snow Patrol, The Coral e Cabbage: cinque pezzi buoni per saltare da un ponte di primavera all'altro senza perdere l'equilibrio, come se niente fosse. Parkour!
Shame, Jon Hopkins, God Is An Astronaut, Chvrches e Moon Hooch: cinque pezzi buoni per celebrare la santa Pasqua come Iddìo comanda, ma senza che si monti troppo la testa.
Courtney Barnett, A Place to Bury Strangers, Unknown Mortal Orchestra, Insecure Men e Soccer Mommy: cinque pezzi buoni per proteggersi dall'ultimo colpo di coda dell'inverno, dice il meteo.
Decemberists, Dream Wife, Loma, Sweet Apple e B. Fleischmann: cinque pezzi buoni per superare quella farsa travestita e filante di stelle cartonate che è l'ennesimo Carnevale.
Sleigh Bells, Thunderpussy, Alex Cameron, U.S. Girls e Big Moon: cinque pezzi buoni per iniziare l'anno nuovo senza troppe paranoie, fioretti indigesti, né promesse da non mantenere.
Fufanu, Pontiak, Oxbow, Formation e Elbow: quattro pezzoni e una bonus track natalizia per non dimenticare quest'annata, che tanto ha dato e ancora ha tanto da dare, in retrospettiva.
Wombats, Spoon, OK GO, Oh Sees e Black Rebel Motorcycle Club: cinque pezzi buoni per programmare l'attesa dell'inverno. Con drammattica fallibilità meteoropatica, s'intende.
Bloody Beetroots, Tin Woodman, Tove Lo, EMA e Ought: cinque pezzi buoni per sedurre ogni automa. Ma funzionano anche se siete fatti di carne e ossa. Soddisfatti o rimborsati.
Vessels, Grizzly Bear, Lali Puna, Com Truise e Joahnn Sebastian Punk: cinque pezzi che l'algoritmo probabilmente non vi suggerirebbe, e invece potrebbero essere la colonna sonora della migliore mezz'ora della vostra giornata.